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Se il mandala è lo spazio mistico che si orienta in direzione di un centro sacrificale, Alessandro Iovinelli, scrivendo del romanzo postumo "Per Isabel. Un mandala" in uno dei capitoli che compongono la raccolta di saggi "Attraverso Tabucchi. Viaggio nell'opera di Antonio Tabucchi", ci guida con lucidità al centro di un buio fatto di congetture che si contraddicono, accumulano, elidono: il sacrificio di Isabel sta, per lo scrittore come per il lettore, nell'inconoscibilità del suo destino, cioè, per simbolo ed estensione, nell'inconoscibilità del reale, poiché la verità è sempre altrove e può consistere soltanto in una ricerca inesausta. Per Tabucchi, la ricerca passa attraverso la letteratura e tutto, prima o poi, finisce in letteratura. Armato dei ferri del mestiere della narratologia e dello strutturalismo, ma animato anche dal fuoco della passione del lettore partecipe, Iovinelli in sette capitoli (sette è il numero della totalità in movimento) mappa l'intero universo narrativo tabucchiano, indagandolo negli itinerari intrecciati di quella multipla coerenza che ha costituito uno dei motivi principali del suo fascino e del suo valore letterario. Introduzione di Silverio Novelli.